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venerdì 2 dicembre 2022

Hiroshima e Nagasaki: commemorare NON si può. #liberacondivisione

 





Da un po’ di tempo, mi stavo chiedendo come fosse possibile che un crimine contro l’Umanità intera e senza paragoni, quale fu l’esplosione delle bombe atomiche, non avesse un suo giorno di lutto universalmente riconosciuto.

Dico “universalmente riconosciuto” perché il suo peso, la sua gravità e la sua eco hanno colpito chiunque sia sopravvissuto o nato a partire da quel fatidico 6 agosto del 1945, e non ha ancora esaurito il suo potere letale.


La Terra e le sue creature, che lo si voglia ammettere o meno, sono intimamente collegate e dipendenti; le azioni di un singolo si estendono al suo ambiente ben oltre l’immaginabile.

L’atomica, più di ogni altro evento, ne è la prova concreta.


Essere presente all’incontro presso il Comune di Verona, il 6 agosto, mi ha dato speranza: la speranza che questa vergogna, a lungo tenuta in disparte, come una brutta foto in un cassetto, abbia iniziato da qualche anno a ottenere invece un posto d’onore, quale ispirazione alle dovute scuse all’Umanità colpita ma ancor di più quale monito per mantenere la Pace e realizzare il totale disarmo nucleare.


L’Uomo è nato per la Pace, per l’armonia, per la serenità, ma il suo grande limite è quello di credere che questi preziosi stati dell’Essere si ottengano grazie al potere e al controllo.

Invece...SI CONQUISTANO con l’IMPEGNO, il DIALOGO e la BUONA VOLONTA’.


Commemorare Hiroshima e Nagasaki nelle sale del Comune di Verona, cercando di ricondurre la mente al momento della tragedia... 

Ma com’è possibile? La più fervida immaginazione non potrà mai nemmeno avvicinarsi al dolore, alla sofferenza, alla paura di chi c’era davvero... e la mente addirittura si rifiuta di immedesimarsi fino in fondo nel dolore di un altro.

Aggiungiamo poi che nessuno di noi presenti è vecchio abbastanza da aver provato sulla propria pelle il gusto orrendo della guerra, le sue privazioni, la sua incombenza... e tanto meno può conoscere direttamente l’esplosione nucleare...

E si ritorna daccapo.

Commemorare, NON si può.


Si può, però, fare altro: si può decidere che questo, che sappiamo essere stato ma non possiamo fare nostro, non si ripeta mai più. Possiamo fare si che una Storia di Pace già iniziata, possa estendersi e consolidarsi. Possiamo fare che l’orgoglio del XXI secolo sia il conseguimento di una Pace nata dalla capacità di considerare i conflitti come “occasioni per creare la Pace, come problemi condivisi” e non più come rivalità incolmabili.

Possiamo fare che il nucleare, smantellato o meno, diventi inutile e obsoleto. Possiamo decidere che la Vita sia il valore massimo e incontestato della Civiltà, anteposta a qualsiasi potere a all’arida  legge di mercato...


Quindi, ricordare Hiroshima e Nagasaki, diventa il punto zero dal quale volgere lo sguardo al futuro, educandoci al dialogo, al confronto, alla cura della Pace.


Dicevo che l’incontro in Comune mi ha lasciato incoraggiata e speranzosa: uomini e donne, prima che figure istituzionali!, liberamente riuniti in nome del disarmo, hanno sostenuto unanimemente il desiderio di creare Pace, di opporsi agli armamenti nucleari, coesi al di là degli orientamenti politici.


In loro presenza ho prestato la mia voce per due letture, ma non mi sono presentata: lo scopo di questa apparente mancanza è stato di lasciare la scena, seppure astratta, al vero protagonista: l’ auspicato e doveroso disarmo nucleare.


Usciti dai corridoi del Comune, raggiunto il prato dell’Arsenale gremito di persone impegnate, desiderose come me di testimoniare con la propria presenza anche la propria idea, si sono susseguite altre letture, altre riflessioni, altri canti, altre voci affinché gli orrori nucleari non possano mai più ripetersi ...e lanterne rosse sono state affidate alle correnti dell’Adige, memoria e monito per chiunque avesse potuto vederle...


Una cosa mi è rimasta a filo di labbra, inespressa: “insegnanti di ogni categoria, voi che avete il privilegio e l’onere di formare la società che sarà, abbiate a cuore di far sì che la Storia non sia uno sterile elenco nozionistico e nemmeno una triste sequela di eventi ormai successi e superati... Sforzatevi affinché la Storia assuma, attraverso Voi, il meraviglioso compito di essere studiata per venire superata e NON più ripetuta”


Elena Furio, per la Pace


















domenica 10 ottobre 2021

#liberacondivisione - "Io non mi sento innocente", Bastiàn Contrario

 IO NON MI SENTO INNOCENTE




Quando sentite dire “Bastian Contrario”, probabilmente vi aspettate di approcciare una rubrica pensata per dare addosso più o meno a tutti e magari con una certa veemenza…

In realtà no: la mia “fatica”- se così si può dire – nell’andare “contro”, è più che altro quella di guardare alle mie responsabilità anche se non sempre riesco a rispettarle, nell’essere scomoda nelle mie riflessioni, e nel condividerle con chi mi ascolta…

domenica 14 gennaio 2018

Clicca e ascolta "IL DONO DELLA E" Condividi "Bastiàn Contrario"

08/12/17
45a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:

Bastian Contrario_Il dono della "e"

Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda 

Lunedì ore 19.00 su www.yastaradio.com 
Lunedì ore 21.00 su Radio RCS 
(91.5fm Basso lago di Garda e 98.6fm Bassa Veronese e Lessinia)
in replica al Giovedì alle 11.00 su www.yastaradio.com
in replica la Domenica alle 23.00 su www.yastaradio.com
oppure... dal podcast di www.radiorcs.it

Bastiàn Contrario:
"IL DONO DELLA E"
per l'ascolto clicca QUI

clicca su "Continua a leggere...»"il testo

Il fatto di essere davvero concentrati su un obbiettivo comune, ossia il massimo benessere possibile di Anna, il fatto che questo obbiettivo fosse al di sopra delle parti, ci ha permesso proprio questo avvicendamento, questo reciproca fiducia e complice collaborazione. Ci ha permesso di diventare un tutt’uno per realizzare uno scopo più grande.

lunedì 12 giugno 2017

Clicca e ascolta "ASILO IN DIVISA " Condividi "Bastiàn Contrario"

12/06/17
15a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:
Bastian Contrario_ Asilo in divisa

Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su
 www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"ASILO IN DIVISA"
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Cari Pirati di Radio e di Terra, ancora una volta io, con il mio Bastiàn Contrario, voglio dirvi grazie: grazie per l’ascolto e il sostegno che mi date sempre, qui nella Baia dei Pirati di yastaradio.com, ma grazie soprattutto perché anche voi vi impegnate a “pensare”, che non è esattamente uno sforzo che tutti hanno voglia di fare...

lunedì 15 maggio 2017

Clicca e ascolta "SENZATOMICA" Condividi "Bastiàn Contrario"

15/05/17
11a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"SENZATOMICA"
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Il libro in questione é “Pace e solidarietà globale” - l’azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza...

lunedì 1 maggio 2017

Clicca e ascolta "MA VOI...CHE TELEFONO AVETE?" Condividi "Bastiàn Contrario"

01/05/17
9a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:

Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00


Bastiàn Contrario:
"MA VOI...CHE TELEFONO AVETE?"
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Eccoci qui, in pieno bordeggio con Bastiàn Contrario a bordo di Radio Pirata, la Radio nella Radio!
Dice il Piccolo Principe: «se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre comincerò ad essere felice... ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora preparare il cuore»


Che bello avere un appuntamento così importante come quello con persone che hanno già

lunedì 24 aprile 2017

Clicca e ascolta "GRAZIE TRUMP" Condividi "Bastiàn Contrario"

24/04/17
8a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:

Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00


Bastiàn Contrario:
"GRAZIE TRUMP"
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Io oggi voglio ringraziare quel pazzo di Trump perché con la sua follia ci sta offrendo una grandissima opportunità: quella di

lunedì 10 aprile 2017

Clicca e ascolta "BORDEGGIANDO TRA I COLORI VERSO UNA META" Condividi "Bastiàn Contrario"

10/04/17
6a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio presenta:



Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00



Bastiàn Contrario:
"BORDEGGIANDO TRA I COLORI 
VERSO UNA META."
   
per l'ascolto clicca QUI 
clicca su "Continua a leggere...»" per il testo


Caspita ragazzi! 
La settimana scorsa siete stati tantissimi a farci compagnia! Grazie davvero, è una gioia personale e una spinta in più per cercare migliorarci costantemente!

Noi della ciurma di Radio Pirata - La Radio nella Radio ormai siamo costantemente

domenica 5 marzo 2017

BASTIàN CONTRARIO, una nuova rubrica di RADIO PIRATA



...e a breve...si ricomincia a fare Radio!!!
Rubrica "Bastiàn Contrario" all'interno di RADIO PIRATA di Gabriele Barbi 
 direttamente sul web!



Non avete scuse! 
Se vorrete ascoltarci, potrete farlo da ogni dove!!!

lunedì 9 gennaio 2017

Il vero guaio è che la Pace è scomoda.


Il vero guaio è che la Pace è scomoda.
Per costruire la Pace, si deve andare CONTRO.
Contro la propria arroganza,
contro il proprio pregiudizio,
contro la propria comodità,
contro ciò che dal NOSTRO punto di vista è assoluto e indiscutibile,
contro il perbenismo,
contro il falso benessere (che giova a qualcuno a discapito di troppi)
contro la nostra miopia non ci fa guardare "oltre",
contro ciò che per cultura o abitudine riteniamo "giusto e corretto" senza mai esserci chiesti se sia davvero così.
La Pace è una gran rottura di palle, ma non riesco proprio a scrivere, "dammi un kalashnikov che stermino tutti quelli che non sono come me"...
...anche perché poi...ti immagini che noia vivere per sempre da sola?

sabato 7 gennaio 2017

Agnelli e Lupi

E' importante costruire cose nuove, andare davvero al di là dei fatti.


Foto trovata in Google
La Storia è uno dei più gravi orpelli che portiamo sulle spalle, fatta di superficialità rispetto alla profonda natura della Vita e delle sue motivazioni, costruita invece su notizie faziose e falsate dalle quali si continua a ripartire per fomentare ancora e ancora odio legato troppo spesso a pregiudizi indotti piuttosto che a reazioni a fatti realmente accaduti.
"Sapere" ci fa solo giudici secondo il nostro sentire e dividere è già scendere in guerra.

E' il tempo della necessità di congiungere, non di dividere.
Questo non significa che va bene tutto, ma puntare un dito contro chi secondo noi è il male, non farà sciogliere l'odio e il pregiudizio.

Cerco di sapere poco o niente perché capisco il sentire di molti e so cosa fa questo "sapere" dentro di me, perciò mi rifiuto tassativamente di farmi questo sgambetto.

Non è aggiungendo altro rosso sangue che si cambiano i colori di un quadro già troppo rosso....

Qualcuno mi dice di dividere i giusti dagli ingiusti... chi? cosa?
E poi, si è mai sentito di un Agnello che sappia travestirsi da Lupo?

Per vincere bisogna giocare nel proprio campo: la violenza, l'illecito, l'aggressione non sono il nostro campo: siamo perdenti rispetto a tanta cattiveria e rabbia.

Per questo dobbiamo eccellere sull'altro fronte in cui possiamo essere più forti e consapevoli di cosa sia la dignità della Vita e difendere e spiegare e condividere questo principio insito nella Vita stessa e nel suo fluire ... e fare sì che l' altro fronte non sia sopraffatto, ma diventi perte integrante di un movimento d'Amore

domenica 1 gennaio 2017

Perché portare Crema pasticciera & Apple crumble a Capodanno?

E' arrivato il nuovo anno.
Ho riproposto anche oggi una tradizione che con qualche esitazione ho fatto mia e di cui non conosco né storia, né origine, ma della quale raccolgo il calore e il piacere!



E' il gesto simbolico del piacere di condividere e incontrarsi, nella prospettiva di una consuetudine di accoglienza e solidarietà.


Si tratta di poca cosa, in realtà:

sabato 31 dicembre 2016

2017 Amo dare un buon anno così! AUGURI!!!!!





da Avaaz:

Estremisti e fanatici hanno bisogno di paura e disperazione per prosperare, e per questo vogliono farci credere che il mondo stia cadendo a pezzi.

Maestri della disinformazione come Trump e Putin sono arrivati a usare eserciti di persone reali e di profili finti per riempire i social network di bufale, diffamando chiunque tranne loro (è vero! Guardate le fonti più in basso). Quale modo migliore per rispondergli di un milione di messaggi di Buon Anno sulle cose che ci danno speranza?

Facciamoci questa iniezione di speranza e usiamola per alimentare la nostra determinazione e quella delle persone intorno a noi. Perché nel 2017, tutti assieme, continueremo ad avanzare.

sabato 24 dicembre 2016

Certe Notti, la Luna...



Certe notti...mi trovo lì, sopraffatta da una bellezza perduta...

Certe notti, tornando verso casa, la Luna.

Arrivo ad un punto in cui mi accorgo, sorpresa, che i fari della mia auto ... sono in più.

E’ improvviso, quel punto. Inatteso. 

Una curva e... e la strada, davanti, si apre, come un nastro di cristallo che avvolge il fianco del Monte, che si inabissa verso valle e riaffiora più avanti, là in fondo, là dove quel tunnel di rami e foglie finisce di coccolare il segreto della curva.

E’ un paesaggio...surreale, tanto prezioso quanto raro...

Inimmaginate, si stagliano sull’argento del manto stradale ombre, ombre nitide e nere, nerissime, di ogni singolo albero, di ogni singolo filo d’erba, la mia stessa sagoma.

martedì 20 dicembre 2016

2016 Natale Rossosangue - I migliori regali consigliati



Auguro a tutti i miei cari, e non solo a loro, di comprendere che 
essere parte di un progetto Umanitario e di Pace 
è il regalo più prezioso che possano ricevere e 
il migliore che li possa rappresentare...



Sterminati da gas nervini e bombe al napalm. Il Nazismo del 2016. Il Genocidio dei bambini.
In un Mondo che volta le spalle



Il 2016 credo che resterà nel mio cuore come l’anno più buio della mia Vita, non tanto per i fatti personali che, con quel comportano, toccano prima o poi tutti inevitabilmente...
Resterà come il più buio per l’esemplare mancanza di Umanità, di Solidarietà, di Amore che si sta manifestando nel Mondo.
So che ci sono sempre state calamità e guerre: le prime sono inevitabili e le seconde ... vergognose scelte.

lunedì 19 dicembre 2016

Il simbolo della guerra era un palloncino...


Il simbolo della guerra era un palloncino 

gonfiato d’elio, 

tutto rosso con una macchia blu.



E l’uomo aspettava i seguaci col suo palloncino allacciato al polso, assolutamente buffo con le sue armi in pugno, l’elmetto e la mimetica, le bombe a mano ed il fucile in spalla.
Aspettava.
Solo, in una grande piazza di cemento.

Passò un bambino, una sera, mentre lui dormiva accanto ad un falò, col suo coltello fra i denti e la pistola sotto il fianco.

domenica 18 dicembre 2016

Voglia di Pace...



Forse qualcuno non capirà quello che penso, 
o più facilmente non vorrà far la fatica di chiedersi 
se ci sia, almeno in parte, del vero.




C'è molto malessere, di questi Tempi. Un malessere che si manifesta in modi opposti, come quando un colore all'acqua si scioglie e si divide.

Ci sono persone che accolgono l'Altro, se potessero, condividerebbero più di quanto non riescano, in termini di tempo, spazio, denaro, lavoro, cultura.

Ci sono persone che negano, rifiutano e arrivano persino ad uccidere l'Altro per paura di perdere più di quanto non riescano, in termini di tempo, spazio, denaro, lavoro, cultura.

martedì 11 febbraio 2014

Cambiare la Società rivedendo i Valori

La Visione di questo Uomo ha cambiato la mia Vita.
Come vorrei che cambiasse anche la scuola!!!

"Il suo metodo educativo profondamente umanistico, elaborato nei lunghi anni di lavoro come insegnante e direttore di scuola, il forte accento posto sulla necessità dell’allievo di sviluppare il proprio potenziale in maniera autonoma, misero Makiguchi contro l’autoritaria educazione del Giappone dell’epoca. A causa della sua audace e coraggiosa opposizione al militarismo, che aveva negato alle persone libertà di coscienza e di religione, proprio agli albori della seconda guerra mondiale, venne arrestato e morì in carcere nel 1944.
La vera preoccupazione di Makiguchi in tutta la sua vita fu sempre rivolta alla persona umana e ai suoi diritti naturali.

Una società deve essere attenta al benessere e alle necessità di ogni bambino: se dovesse semplicemente preoccuparsi di trarre profitto da coloro che educa, il risultato sarebbe disastroso per l’una e per gli altri. Essa quindi deve definire gli scopi dell’educazione in accordo con le esigenze e gli obiettivi dell’individuo in modo da non usare i giovani come strumenti per raggiungere i propri fini e viceversa. Sia i giovani che la società devono riconoscere la reciproca ragione di esistere."

Per leggere il resto di questo splendido articolo di Rossana Pensabene vai su

tratto da 
Rivista Scuola IaD | Modelli, Politiche 





sabato 7 dicembre 2013

Nelson Mandela - Collage

Rinasci presto e ricomincia da dove hai lasciato, senza perdere nessuna Vittoria per strada, ma continuando a credere nell'Umanità, insegnando ad Altri quanto l'Umanità sia l'unico, supremo Valore, senza colore e sopra il potere e le leggi di mercato...



** Nelson Mandela ha vissuto lottando per un’idea semplice: che tutti gli esseri umani sono uguali.
La sua visione del mondo fondata sul rispetto dei diritti ha permesso al Sudafrica di superare anni di discriminazione senza soccombere alla violenza. 
Dalla prigione di Robben Island ha difeso la libertà per milioni di persone, ma soprattutto ha costruito una possibilità di futuro per tutta l’umanità.
Facciamo nostro il suo monito: 
“La pace non è un sogno, può diventare realtà. Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”.



** Le più profonde filosofie nascono in coloro che hanno subito la più grave oppressione. 
Nelle parole di Mandela:
"E' stato durante quei lunghi anni di solitudine 
che il desiderio di libertà per il mio popolo è diventato desiderio di libertà per tutti, bianchi e neri. 
In cuor mio sapevo che 
l'oppressore ha bisogno di essere liberato 
tanto quanto l'oppresso
Un uomo che toglie la libertà ad un altro uomo 
è prigioniero dell'odio, 
è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio 
e della ristrettezza di pensiero."
... L'oppresso e l'oppressore allo stesso modo 
vengono derubati della loro umanità "


** "Pubblicato da Nanni Riccobono 
Lo Stato di diritto vale per tutti, vincitori e vinti 
La grande lezione di Nelson Mandela
il 6 dicembre 2013. Pubblicato in gli Altri.

Nelson Mandela è morto e ci mancherà tantissimo. Ci mancherà, soprattutto, quella sua capacità, dopo aver vinto l’apartheid e i razzisti, di cercare, volere e perseguire la riconciliazione, un futuro per tutti, non solo per i vincitori. Questa visione Mandela l’ha avuta da subito, prima ancora di diventare presidente del Sud Africa nel 1994.

L’ha avuta trattando con Frederik de Klerc, che l’aveva tirato fuori dalla prigione, per dargli lo spazio, quando ormai la battaglia contro l’apartheid era vinta, di lavorare al fianco della popolazione bianca che ciecamente rifiutava di ammettere la sconfitta e, ancora di più, la sua visione è stata così grandiosa da indurlo a pacificare i neri che avevano lottato, sanguinato, avevano perso amici e pezzi della loro famiglia per l’odio e la violenza razzista. Si trattava, in Sud Africa, di passare dal non diritto subito dai sudafricani neri, ad uno Stato di diritto, e dunque diritto per tutti, anche per gli odiosi razzisti. Una cosa grandiosa. Ma terribilmente difficile. Come trasformare il risentimento giusto, legittimo, in convivenza civile? Eppure Mandela, Madiba per il suo popolo e i suoi amici, ce l’ha fatta. Dei bianchi il Sud Africa aveva comunque bisogno: insegnanti, imprenditori, agricoltori, operai e medici che servivano all’economia, allo sviluppo quotidiano. Gente che viveva lì da generazioni, che sarebbe altrimenti diventata apolide. I sudafricani neri, quelli meno incazzati, volevano invece che quanto meno venissero cacciati dal Paese. Ed erano in tanti a chiedergli questo. Mandela si è opposto. Ha cercato la pace. Ha voluto il futuro per tutti ed ha scommesso sulla diversità, non sull’identità.


Nel suo discorso di insediamento come presidente disse, tra le altre cose: «…Abbiamo, finalmente, raggiunto la nostra emancipazione politica. Ci impegniamo a liberare tutto il nostro popolo dalla schiavitù continua della povertà, della privazione, la sofferenza, la discriminazione di genere, ogni forma di discriminazione. Siamo riusciti a compiere i nostri ultimi passi verso la libertà in condizioni di relativa pace. Ci impegniamo ora per la costruzione di una pace completa, giusta e duratura. Abbiamo trionfato nel tentativo di impiantare semi di speranza in milioni di nostri concittadini. Ora davanti a noi c’è un patto per costruire la società in cui tutti i sudafricani, sia bianchi che neri, siano in grado di camminare a testa alta, senza alcun timore nei loro cuori, certi della loro inalienabile diritto alla dignità umana – una nazione arcobaleno in pace con se stessa e il mondo. Come segno del suo impegno per il rinnovamento del nostro paese, il nuovo governo provvisorio di unità nazionale sarà chiamato, con urgenza, ad affrontare la questione della amnistia per varie categorie di persone che sta attualmente scontando pene detentive. Dedichiamo questa giornata a tutti gli eroi e le eroine di questo paese e del resto del mondo che hanno sacrificato in molti modi e la loro vita affinché noi potessimo essere liberi. I loro sogni sono diventati realtà. La libertà è la loro ricompensa… Abbiamo capito che non vi è nessuna strada facile per la libertà, come sappiamo bene che nessuno di noi da solo può avere successo. Dobbiamo quindi agire insieme come un popolo unito, per la riconciliazione nazionale, per la costruzione della nazione, per la nascita di un nuovo mondo»…"



** L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra. 


** IN MEMORIA DI NELSON MANDELA (1918-2013)

Rispondendo a una richiesta dei media giapponesi, il presidente della SGI Daisaku Ikeda ha scritto il seguente omaggio in ricordo dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela

06/12/2013: Vorrei porgere le mie più sentite condoglianze per la morte dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, un leone che si è battuto per tante cause umanitarie e per la difesa dei diritti umani, ispirando speranza e coraggio nel cuore delle vittime dei conflitti, del razzismo e dell’ingiustizia in tutto il mondo.
Il suo sorriso era rinfrescante come una brezza di primavera, e sapere che non vedrò mai più quel sorriso mi colma di dolore. Sono convinto che la sua presa di posizione ferma e appassionata per la realizzazione di un mondo che rispetti la dignità di tutte le persone risplenderà eternamente come una stella capace di guidare il cammino dell’umanità.

Era un grande uomo, la cui acuta visione colse il senso più profondo dell’ingiustizia, che priva sia gli oppressi sia gli oppressori della loro umanità. Affermò: «Ho combattuto contro la dominazione dei bianchi e ho combattuto contro la dominazione dei neri». Furono la sua forza e la sua nobiltà di carattere, a mio avviso, che gli permisero di realizzare una nuova era di armonia.


Mandela, più di chiunque altro, amava i giovani e attribuiva un grande valore al potere dell’educazione. Quando lo incontrai per la prima volta a Tokyo, nel 1990, poco dopo la sua scarcerazione, e poi di nuovo nel 1995, si concentrò soprattutto su questi temi.


Una volta disse: «La più grande ricchezza [del mio paese] sono le persone, più preziose e autentiche del più puro dei diamanti». Serbando in cuore le sue parole sono deciso a far crescere ancora di più un gruppo di persone solidali capaci di costruire assieme ai giovani, che hanno la responsabilità del futuro, un secolo di pace e di coesistenza creativa. (Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale)


Il presidente della SGI Daisaku Ikeda ha incontrato due volte Nelson Mandela, a Tokyo: la prima volta fu nell’ottobre del 1990, l’anno del suo rilascio dal carcere, quando visitò il Giappone in qualità di vice presidente del Congresso Nazionale Africano (ANC), e poi nel 1995, come presidente del Sudafrica. Mentre era in carcere Mandela aveva letto alcuni scritti di Daisaku Ikeda sul potere dei giovani.

Nel loro primo incontro Ikeda propose varie iniziative, fra cui una mostra contro l’apartheid da realizzare in tutto il Giappone, una mostra internazionale sui diritti umani e vari programmi di scambi culturali fra il Giappone e il Sudafrica. Queste attività diventarono il punto di partenza delle attuali attività della SGI nel campo dell’educazione ai diritti umani. 

Nessun essere umano che percepisce il proprio valore potrebbe pensare di opprimere un altro essere, poiché chi ha una corretta percezione del proprio valore ne riconosce la natura anche negli altri. Decidiamo di educare noi e gli altri a questa meravigliosa attitudine e non ci saranno oppressori ne oppressi.
Grazie Nelson 

Grazie ikeda




sabato 23 novembre 2013

AUTOSTIMA

Punto primo: 
l'AUTOSTIMA ♥♥♥ AMATI COME SEI !!!! ♥♥♥

In un modo o nell'altro, TUTTI loro sono famosi.

Ciò significa che, nel bene
o nel male, TUTTI loro hanno avuto un seguito: ma 
MAI NESSUNO DI LORO 
è stato seguito,
            condiviso, 
                     amato o 
       è piaciuto all'INTERO resto del mondo.

Dove sta scritto che PROPRIO TU dovresti per forza PIACERE A TUTTI? 


Amati come SEI!