Bastian Contrario: il podcast e altre storie - di eli the worst...

Bastiàn Contrario è il blog/podcast di eli the worst, evoluzione del blog "Paflasmòs è il mio sentire", ossia un desiderio profondo e non ideologico di "offrirsi a servizio", per rendere patrimonio sociale idee per poter creare un Nuovo Pensiero Comune, condividendo pensieri e proposte per crescere come Umanità più responsabile e felice, partendo innanzitutto dall'attenzione per la crescita e la felicità dei bambini, "Se i bambini diventeranno il nostro scopo, non potremo più fare guerre."

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domenica 24 novembre 2013

Intervista di Claudio Castagna a Elena Furio sul libro "Un Matrimonio non convenzionale (il Nostro)"

Sto realizzando proprio stasera la mia prima vera intervista,

dalla parte dell'intervistata!

La cosa è eccitante e gratificante, anche perché è l'inizio dell'avventura della promozione del

MIO PRIMO de "I Quaderni di Paflasmòs".

Grazie Claudio per la tua voglia e disponibilità e grazie Gabriele per la tua competenza audio!

due ore dopo:

FATTA!

BELLISSIMA!

MOLTO FIERA del RISULTATO!

Per l'ascolto???

All'interno de "IL CURIOSOMETRO un programma di Claudio Castagna su Radio Rcs" collegandosi a www.radiorcs.it nella sezione "Ascolta Online" lunedì 25 novembre.

L'intervista, in particolare, sarà verso le 15,15.

Grazie anche a Kyostudio (Gabriele Barbi) per l'editing audio!

venerdì 15 novembre 2013

Uniti per comunicare.

Ecco una nuova immagine che presumo mi accompagnerà spesso: è l'immagine di Kyoradio,

spazio virtuale di ascolto in cui si intrecciano gli sforzi

di Paflasmòs e di KyoStudio.

Per ora, solo servizi già andati in onda via etere o via web,
ma pronta ad accogliere nuovi contenuti!

Un primo assaggio…. Paflasmos all'Arsenale Solidale

Come sempre….grazie infinite a Gabriele Barbi.

PER PRIMI, I BAMBINI

Consapevole che ci sono persone ben più qualificate di me sia in politica che nella Sanità per la salvaguardia della loro salute fisica, io vorrei davvero occuparmi invece di proteggere la loro serenità.

Vorrei potermi avvalere di quella schiera di educatori extrascolastici che vanno dai logopedisti, agli animatori, agli psicologi per farli incontrare e collaborare con insegnanti e genitori.

Vorrei cercare e tradurre in realtà tutte quelle forme che facilitassero l’integrazione di qualsiasi diversità a livello scolastico: culturale, religiosa, comportamentale, famigliare per imparare a cercare tutti i punti in comune attraverso i quali unire e tutti quelli specifici con i quali impreziosire i rapporti.

Vorrei trovare modalità che aiutino i più piccoli a sentirsi meno soli nelle loro sofferenze e gli adulti ad accorgersi dei loro dolori, per poterli aiutare a superarli e a non farli sfociare in disagio o violenza. Vorrei proprio contribuire a realizzare una scuola che vedesse come centrali i ragazzi e la loro Umanità condivisa con quella degli adulti, da arricchire con i contenuti del programma, e non viceversa.

Pretendere, ad esempio, che, senza nulla togliere alla buona volontà o all’impegno di determinati politici, si instauri la buona abitudine di ascoltare persone competenti in materia: se a me chiedessero di decidere di risparmiare su un pezzo dell’auto, per fare un esempio paradossale, io di meccanica ne so per sentito dire o poco più.

Ammesso che abbia anche il tempo, la buona volontà e la serietà per documentarmi con diligenza, mi mancherebbe sempre quel grande tesoro che è l’esperienza.

Voglio bene che ci governa e chi è a lui vicino possa avere le migliori qualità e intenzioni, ma non sarà mai onnisciente.

L’umiltà è un valore, non un venir sminuiti.

E si abbina concretamente alla saggezza.

Abbiamo in questo senso un governo saggio?