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martedì 17 aprile 2012

Dalla città dei DIVIETI a LA CITTA' DEI DIRITTI

Un invito a partecipare numerosi!

   

Giovedì 19 aprile alle 20.45
ex sala consiliare in Piazza Madonna di Campagna 1/A
San Michele
La sala si trova all'interno della Biblioteca Comunale


ALESSANDRO ZAN
assessore del Comune di Padova
coordinatore nazionale Forum Diritti Civili di SEL

con la partecipazione di 
Michele Bertucco



Si parlerà di:
testamento biologico, registro delle coppie di fatto, consulta elettiva degli immigrati, ecc.

Anche Verona , veneta ed europea, diventi CITTA' DEI DIRITTI.

E' invitata la cittadinanza.


SEL VERONA

giovedì 12 aprile 2012

Cantiere delle Idee 2012 LE DONNE DEL CENTRO-SINISTRA per una NUOVA VERONA

 “NOI DONNE, NOI CITTADINE” 
              Le Politiche Pubbliche per conciliare spazi e tempi di vita e lavoro



Finalità
Promozione delle pari opportunità e/o di una cultura di genere/della differenza attraverso azioni, interventi, politiche, informazione/diffusione, buone prassi,
  • per creare condizioni di pari opportunità e rimuovere ostacoli per raggiungere una democrazia/cittadinanza duale e paritaria (donne e uomini)
  • per costruire e diffondere una cultura di genere/della differenza e della relazione
  • per attuare strategie amministrative rispettose delle diverse esigenze delle cittadine e dei cittadini
Obiettivi
  • Realizzare i presupposti amministrativi per l’applicazione della democrazia paritaria 
  • Considerare il valore femminile come un fattore di sviluppo civile, sociale ed economico.  
  • Valutare la maternità come un valore sociale e non un ostacolo alla realizzazione della persona umana.
  • Incentivare il lavoro femminile quale indispensabile fattore di crescita per la società.
  • Promuovere e valorizzare il contributo delle donne alla vita economica e politica della città. 
  • Vigilare sulla tutela dei diritti delle donne e sulla loro dignità.
Le azioni: 
  • Attuazione di provvedimenti politici e amministrativi a favore della presenza paritaria di uomini e donne nei ruoli decisionali (Giunta e Consiglio Comunale o vertici del Comune e delle aziende partecipate). 
  • Adozione di un linguaggio di genere negli atti interni ed esterni dell’Ente (delibere, atti amministrativi e corrispondenza interna ed esterna), in quanto l'utilizzo di un linguaggio sessista facilita gli stereotipi di genere.
  • Adozione del Bilancio di Genere quale strumento di attuazione di politiche pubbliche rispettose delle pari opportunità. E' uno strumento in grado di integrare concretamente le pari opportunità nelle politiche e nelle procedure di bilancio, attraverso l'analisi delle entrate e delle uscite al fine di garantire una equa distribuzione delle risorse rispetto ai differenti bisogni e necessità di donne e uomini, nella prospettiva di uno sviluppo umano e sociale paritario tra  generi.
  • Incentivare l’occupazione femminile attraverso una nuova collaborazione tra settore sociale ed imprenditoria per un welfare aziendale (orari di lavoro flessibili, telelavoro, servizi legati alla mobilità, assistenza medica, corsi e servizi culturali, il maggiordomo aziendale, ecc.)
  • Interventi sui tempi e sui servizi della città tesi a promuovere un più equilibrato rapporto tra lavoro e cure parentali e a garantire una corretta ripartizione tra sfera professionale e privata (condivisione del lavoro di cura con gli uomini, “servizi conciliativi” di ausilio ai genitori/lavoratori/lavoratrici, articolazioni orarie flessibili dei servizi urbani, ecc.)
  • Potenziamento dei servizi erogati dal Comune di Verona a garanzia delle pari opportunità (asili nido, flessibilità di apertura dei servizi scolastici, tempi per le famiglie, nido estate, corsi di formazione per assistenti domiciliari all’infanzia, case accoglienza per madri e/o gestanti in difficoltà).
  • Promozione di una “cultura della paternità” quale elemento di innovazione nella gestione e nei tempi di condivisione del lavoro familiare per favorire il principio delle pari responsabilità di cura.
  • Sportello donna. Realizzazione di un luogo sia fisico che virtuale in cui le donne possano attingere informazioni (servizi e iniziative promosse dal Comune di Verona, dall’ULSS 20, dai Consultori Familiari e dal privato-sociale), dove conoscersi e confrontarsi.
  • Costituzione di una rete con tutte le associazioni già operanti sul territorio in tema di cultura della differenza, da coinvolgere già in fase programmatico-progettuale.
  • Raccordo con le istituzioni e gli organismi di parità che operano nella Regione Veneto, aderendo alla rete che coinvolge tutte le Commissioni pari opportunità territoriali.
  • Provvedimenti contro le discriminazioni riguardanti orientamenti sessuali ed identità di genere e contro la pubblicità lesiva della dignità delle donne.  
  • Promozione di principi di cura e salute, per mezzo di campagne di prevenzione e realizzazione di punti di informazione e cura sul territorio.
  • Istituzione di un servizio di taxi collettivo o mini bus “rosa” per le donne che desiderano intrattenersi in città nelle ore serali/notturne e non dispongono di auto né di mezzi pubblici per il ritorno a casa.
  • Donne e violenza. In collaborazione con l’ULSS 20, i consultori familiari e l’Associazione Telefono Rosa  prevedere, in ambito progettuale, tre tipi di interventi: logistico, psicologico e di consulenza legale. Il Comune si costituirà sempre come parte civile nei processi relativi a casi di violenze alle donne.
  • Donne straniere Creazione di Centri di Alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana allo scopo di favorire un migliore inserimento nel lavoro, nelle relazioni sociali e nei rapporti familiari; sviluppo dei luoghi di incontro tra donne straniere e italiane per instaurare relazioni e amicizie, scambi culturali e momenti conviviali; creazione di case di accoglienza temporanea per donne immigrate in difficoltà, in stato di gravidanza o con neonati, prive di alloggio.
  • Progetti di quartiere per una città a misura di bambini, con la previsione di zone verdi e/o pedonali in ciascun quartiere e piazze attrezzate per il gioco e l’incontro (fontanelle, zone di gioco colorate, panchine e tavoli…). 
  • Contro l’inquinamento, prevedere studi ambientali e progetti di mobilità che tendano alla sensibile riduzione delle percentuali di polveri sottili nell’aria (incentivazione al trasporto pubblico, ampliamento delle piste ciclabili, adozione di sistemi di trasporto elettrico nel centro città, sviluppo delle zone verdi in periferia).

martedì 10 aprile 2012

“E ancora una volta, le nonne ci insegnano!” servizio di Elena Furio.



I tre moschettieri del “rifiuto Zero”, ossia i sindaci di Zevio, San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo, si sono uniti ancora una volta nella loro battaglia per l’ambiente e contro Ca’ del Bue, con la volontà chiaramente espressa di sensibilizzare e fare informazione. 
Laddove la raccolta differenziata ha toccato picchi anche dell’80%, non si è ancora del tutto soddisfatti e si vuole - si può!-  fare di più.


Ed ecco che con tre serate informative balza giustamente alle luci della ribalta un rifiuto particolare : il comune pannolino.

lunedì 9 aprile 2012

"Sui benefici di Ca' del Bue"

"Sui benefici di Ca' del Bue"  (Staff  Sindaci Itineranti) servizio del 23 marzo 2012

Pochi giorni fa mi sono recata a San Martino Buon Albergo, all’ennesimo incontro riguardo Ca’ del Bue.
Devo ammettere che la sala era finalmente gremita di persone interessate e attente, delle quali molte dai visi mai visti prima. 


Sono rimasta sorpresa, e immagino lo sarete anche voi con me, scoprendo quanto questo argomento risulti nuovo per molti, amministratori compresi, nonostante l’annosa battaglia che si continua a combattere su diversi fronti. Tuttavia è positivo vedere nuove persone che sono disposte a conoscere, informarsi e trarre conclusioni e che questo movimento si sta espandendo senza accennare minimamente a regredire!

"La manifestazione del 22 ottobre 2011"






Il mio sito PAFLASMOS


Per ascoltare l'intervista prima della manifestazione clicca QUI
Per il servizio clicca QUI


Ieri 22 ottobre 2011, Verona si è colorata di cuori rossi, simbolo non di romantiche Giuliette, ma di persone che hanno deciso di esprimere in prima persona la propria volontà per quanto riguarda la loro salute.
“Se la salute hai a cuore , difendila dall’inceneritore” questo lo slogan di quest’anno.
Ma perchè comitati creati da liberi cittadini e seguiti da migliaia di altri cittadini devono trovarsi in piazza a manifestare addirittura per proteggere la propria salute?

10 maggio 2011 Progetto di legge.




"La Regione vieta la costruzione ed il potenziamento 
degli inceneritori nel Veneto e
 riconverte quelli esistenti nel suo territorio"


Per ascoltare il servizio clicca QUI

"Consiglio provinciale" 15 marzo 2011


Per ascoltare il servizio clicca QUI

"Quarta commissione in Sala Rossa" 28 febbraio 2011


per ascoltare il servizio QUI

"Tutto si regge su una comunicazione ambigua e parziale"

"Tutto si regge su una comunicazione ambigua e parziale" 


dal mio sito PAFLASMOS

Venerdì 18 febbraio 2011al palazzo della  Gran Guardia di Verona si è tenuto un incontro pubblico dal titolo interessante e promettente "Tira una brutta aria. Cosa respiriamo a Verona" - facciamo il punto e prendiamo impegni per l'ambiente -, organizzato dal PD poichè l’amministrazione, pur sollecitata non ha mai voluto affrontare apertamente l’argomento, come è stato espressamente dichiarato dal Consigliere Montagnoli.
Al microfono si sono susseguiti il prof. Dino Zardi ingegnere ambientale dell’Università di Trento, il dottor Massimo Valsecchi alla direzione dell’ Ulss 20 dipartimento prevenzione e la dottoressa Francesca Predicatori dirigente Arpav di Verona.