Paflasmòs

lunedì 15 maggio 2017

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15/05/17
11a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"SENZATOMICA"
per l'ascolto clicca QUI


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Il libro in questione é “Pace e solidarietà globale” - l’azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza...

Ahi ahi ahi, cari Pirati di terra!

Il bordeggio per questa puntata mi trova in grandi difficoltà: mi sento un vulcano in eruzione, un forziere senza fondo colmo di gemme da portare alla luce, ma compresso nei tempi radiofonici, anche se sappiamo bene che né Capitan Gabriele con la sua Radio Pirata - la Radio nella Radio, né le onde di yastaradio sono rigidi o fiscali!

Vorrei parlarvi di quella che io chiamo la Terra di mezzo, ossia quello spazio in cui ci si può sempre incontrare anche quando si hanno
posizioni opposte, vorrei parlarvi delle solitudini condivise, isolamenti nei quali ci immergiamo sempre di più pur restando fianco a fianco, della tristezza di conquiste apparenti come le famiglie mononucleari, del potere della conoscenza e del suo inganno che si manifesta inventando costantemente nuovi codici linguistici e non per lasciare indietro le masse né più né meno di quando mancava la scolarizzazione, della “tolleranza” che non è per niente una bella parola perché non parla affatto di parità e di sostegno, ma solo di malasopportazione... insomma, tra cuore e mente...un costante sovrapporsi di idee, concetti e desiderio di condivisione.
Mi sa che fra un po’ chiederò a yastaradio un bis del mio Bastian Contrario!


Comunque, proprio per stringere torniamo al qui e ora: ho deciso alla fine di condividere qualcosa con voi di ancora più urgente, in un certo senso: se vi ricordate un po’ gli incontri passati, avevo parlato di quanto la società sia la somma complessiva degli atteggiamenti dei singoli individui che messi insieme ne fanno il “colore” e di quanto, da questa prospettiva sia fondamentale sforzarci di costruire il nostro pensiero e il nostro sentire verso il positivo, verso la valorizzazione, verso la pace... (se volete riascoltarlo, cercate la puntata digitando elena furio blogspot e cercando “bordeggiando tra i colori”)



...e a proposito di pace avevo citato, in un ‘altra puntata, le righe “L’idea che siamo in conflitto” può essere reinterpretata in questo modo: “condividiamo un problema”, prese da “Pace e solidarietà globale”.


Considerando le cose spaventose che si muovono nel mondo, visto che prossimamente si dovrebbe decidere del disarmo nucleare, visto che a tale proposito circolano anche raccolte di firme in rete, mi sembra la miglior cosa da condividere con voi, si, proprio con voi che mi ascoltate e siete attenti al mio Bastiàn contrario: quel libro mi sta piacendo moltissimo e mi sta ispirando così tanto che vorrei ...farlo vostro!
Quindi per oggi, cari Pirati all’ascolto, va che leggo degli spezzoni da questo libro, che poi, ho scoperto, riporta a un sito interessante “senzatomica.it”, sul quale potreste prendere il largo o addirittura agire anche voi....



Il libro in questione é “Pace e solidarietà globale” - l’azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza - di Daisaku Ikeda per edizioni Esperia.



Altrove prosegue e sviluppa il pensiero sulla necessità di abbandonare la logica della deterrenza, sostituendola con quella della sicurezza umana: va da se che l’attenzione sposta il suo fuoco dal concetto di sicurezza nazionale, ossia difesa del territorio e delle sue istituzioni, a quello senza confini della sicurezza di ogni singola persona soddisfacendo i bisogni fondamentali e rimuovendo le cause di violenza, rendendo illegale ciò che è immorale.

Per fare questo, l’autore, si appella al potere del dialogo spiegando accuratamente in cosa consiste: lo definisce coraggioso e aperto, sottolinea che ci dev’essere lo sforzo di conoscere e di farsi conoscere, un incessante sforzo spirituale volto a una profonda trasformazione in noi stessi e negli altri, attraverso il coraggio e autentica forza: cito “il dialogo comincia dal riconoscere chiaramente le posizioni e gli interessi delle rispettive parti e dall’identificare accuratamente gli ostacoli che impediscono di progredire lavorando con pazienza per rimuoverli e risolverli uno dopo l’altro” 



Beh, io davanti a questa visione sono rimasta positivamente basita e decisa a impegnarmi per imparare a mettere questo tipo di azione nella mia vita!

...così come l’idea di condividere un problema anziché essere in conflitto: significa sforzarsi insieme, significa far prevalere la cooperazione e non la rivalità, il pluralistico noi rispetto al l’isolato io!


E a proposito di cooperazione, dovremmo “avere tutti un ruolo nell’educazione per la pace”, dice Ikeda, per ispirare i più giovani: poiché nessuno nasce odiando ma viene direttamente o indirettamente educato a farlo, così può essere per la pace: semplicemente parlando di dignità della vita, di eguaglianza tra le persone, allenandoci a cercare insieme soluzioni non violente agli inevitabili conflitti della vita possiamo iniziare subito a costruire una nuova società di pace “poiché guerra e violenza sono in definitiva prodotti del cuore umano, il cuore umano è anche capace di favorire la pace e la solidarietà”

Nel libro si parla anche di empatia come conseguenza della scelta di stabilire come valore centrale il rispetto per la dignità inviolabile della vita umana che si può tradurre in un sincero riconoscimento della nostra comune umanità e nel solidale desiderio di proteggerci universalmente dalla sofferenza. A questo sentire viene contrapposta l’apatia, ossia la mancanza d’interesse e considerazione verso un problema, descritta nella sua natura nascosta non di mera inerzia, ma di colpevole esercizio di violenza e negazione della dignità dell’altro, atteggiamento molto chiaro se si pensa alla questione della povertà estrema: questo argomento viene poi esteso, viene citata la Dichiarazione dei diritti umani con il suo esplicito elenco: salute, benessere proprio e della propria famiglia attraverso adeguata alimentazione, vestiario, abitazione, cure mediche e servizi sociali necessari... 

eh, già...mi sembra davvero che nel mondo proprio tutti godano di queste basi!

Ma con la globalizzazione economica, dovremmo ormai essere coscienti dell’impatto reciproco che abbiamo anche a chilometri e chilometri di distanza!


mi piace questo passaggio di pagina 54


Nel libro si parla anche dell’importanza di riconoscere il proprio valore e diritto come individui a prescindere dalla situazione di partenza in cui si versa, si parla di modo di vivere contributivo utile a realizzare noi stessi con la consapevolezza che il nostro agire incide sul nostro ambiente sociale e non, permettendoci di avviare processi virtuosi di pace a livello locale che si estendono a livello globale, parla di “diplomazia dei cittadini comuni” o “diplomazia parallela” ossia di essere un movimento aperto, egualitario, flessibile, transnazionale di cittadini comuni che può sollecitare le diplomazie ufficiali basate invece su supremazia, riservatezza ed esclusivismo.

A tal proposito, avendo sbirciato anche il sito senzatomica.it, ho trovato anche proposta di pace 2017 di Ikeda nella quale c’è anche l’invito a scrivere e raccogliere dichiarazioni di persone comuni per un mondo senza armi nucleari, che possa diventare base di un trattato che le proibisca. Non è la paura che garantisce la sicurezza: la Pace si realizza quando le persone si uniscono al di là di tutte le differenze in un impegno condiviso per tutelare la dignità della vita attraverso il disarmo interiore.

Per smettere di accettare le armi nucleari, bisogna smettere di pensare o accettare l’opzione “annientamento totale dell’altro”, così come non possiamo definirci civili fino a quando si da per scontata la possibile esistenza della guerra.



Sperando di avervi trasmesso il mio impegno, la mia passione, il mio sforzo costante, concludo con un altro stralcio dalla Proposta di pace presa dal sito di senzatomica.it

Lascio a Gabriele il promemoria degli appuntamenti, a voi tutti, ciurma, Pirati di terra e Pirati del web il mio grazie.









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