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martedì 23 marzo 2021

#liberacondivisione - "VITA IN STAND-BY", Bastiàn Contrario


VITA IN STAND-BY

      


La domanda di partenza, che vorrei invitarvi a rispondere a voi stessi, è semplice, forse un po’ retorica di questi tempi: “Come avete vissuto e come state vivendo il periodo segnato dal Covid 19?”

Beh, dal momento che la voce narrante sono io, direi che mi verrebbe da rispondere: “Sento tutto instabile, privo di certezze, inafferrabile.”

Ma cosa c’è, nel dettaglio, che possiamo definire in questo modo?

Un possibile elenco può delineare condizioni comuni a molti.

Per alcuni, l’incertezza più grande è proprio quella della sopravvivenza, cosa che di per sé è comunque un’ipotesi, ma generalmente non percepita.

Fino all’anno scorso, nessuno che fosse in salute si era mai chiesto che possibilità di sopravvivenza lo avrebbero atteso nel giro di pochi giorni. Invece, all’improvviso, essere in salute e mantenersi in tale condizione, è diventato un pensiero ossessivo, un pensiero circolare e prepotente.

E’ diventato imperativo occuparsi della salute di chi si ama, anche a costo...

lunedì 17 luglio 2017

Clicca e ascolta "PAROLEPAROLEPAROLE!" Condividi "Bastiàn Contrario"

17/07/17
20a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:


Bastian Contrario_ParoleParoleParole_Comunicazione e Dialogo
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"PAROLEPAROLEPAROLE!"


per l'ascolto clicca QUI

clicca su "Continua a leggere...»" per il testo


"Mi trovo spesso a parlare o scrivere o discutere di persona, al telefono o nei social.
Credo accada a tutti, di arrivare a un punto in cui si cerca di dire una cosa, confidando che il nostro interlocutore comprenda il nostro concetto..."

lunedì 6 febbraio 2017

Solitudine e "cose brutte".


Io ero piccola, quando andai ad abitare in uno dei quartieri malfamati della mia città.
Crescendo un po', ne incontrai diversi di quelli che venivano chiamati i "tossici".
Ebbi sempre una certa tenerezza e affetto nei loro confronti, e si tentò di "rimettermi in riga" perchè non ero mica una crocerossina o un'operatrice sanitaria.
Ma io, era come se al tempo sentissi il loro dolore, non so come dire, non avevo esperienza, informazione o preparazione: sentivo che nello "sballo" non c'era svogliatezza, fancazzismo o voglia gradassa di farsi grossi.
Li avrei abbracciati tutti...
Poi sono cresciuta, e sono diventata meno empatica e più arrabbiata, specie con chi, più grande e più informato, si ritrovava comunque a devastare la propria vita.

Sembra che in questi giorni stia scoprendo che l'autentica me che ho abbandonato, tradito e dimenticato, sia proprio quell'adolescente che ha finalmente trovato la forza di riprendersi il posto che le spettava. E mi trovo qui, a condividere un articolo scoprendo che quella ragazzina aveva tanta più ragione di tanti adulti spaventati, me adulta compresa, a volte.



BUONA LETTURA: da qui inizia l'articolo...

Quando per la prima volta incappai in tutto questo rimasi perplesso. Che senso aveva? Questa nuova teoria criticava in maniera talmente radicale ciò che ci era stato detto che sembrava non potesse esser vera. Ma più scienziati intervistavo, più consultavo le loro ricerche, più scoprivo cose che non sembravano aver alcun senso - a meno che non si prendesse in considerazione questo nuovo approccio.