Paflasmòs

domenica 29 ottobre 2017

Clicca e ascolta "IL SOGNO AMERICANO" Condividi "Bastiàn Contrario"

23/10/17
34a Puntata:
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta: 
Bastian Contrario_Il Sogno Americano
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda 
Lunedì ore 19.00 su www.yastaradio.com 
Lunedì ore 21.00 su Radio RCS 
(91.5fm Basso lago di Garda e 98.6fm Bassa Veronese e Lessinia)

in replica al Giovedì alle 11.00 su www.yastaradio.com
in replica la Domenica alle 23.00 su www.yastaradio.com

Bastiàn Contrario:

"IL SOGNO AMERICANO"
per l'ascolto clicca QUI
clicca su "Continua a leggere...»" per il testo

Ora, non so se sia una leggenda o meno, quella che dice di Colombo che partì con un equipaggio composto da galeotti che non avevano nulla da perdere e poco di buono da dare, ma anche se così non fosse, non furono certo uomini di buon cuore quelli che approdarono sulle varie coste del Nuovo Continente.

Non andarono per creare relazioni con loro pari, non andarono come turisti, non andarono come curiosi esploratori: andarono per occupare...
[...]
sanno bene che il cibo di cui si nutrono è condito di sangue umano... Dunque? Non sono forse cannibali?



Bentornati a bordo a tutti i Pirati!

I Pirati di Radio della ciurma, e i Pirati di Terra che ci ascoltano con passione e interesse! Allora? Che ve ne pare del nuovo orario della replica della domenica sera alle 23.00 su yastaradio e della novità di essere anche in fm grazie a radio RCS il lunedì alle 21.00? Io ne sono ancora gioiosamente entusiasta e emozionata insieme...
...e voi ricordatevi che potete continuare a comunicare con tutti noi - o singolarmente - dalla pagina fb di Radio Pirata - la Radio nella Radio!

Ok, stringo: e chiedo... Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio?
Da dove partiremo, ma soprattutto, dove approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?
Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi...

Quando ero bimba, a fronte di una mia risentita distanza presa nei confronti di mia madre, una zia mi chiese: “Cosa mette al mondo una papera? Una papera... e cosa nasce da una giraffa? Una giraffa! E da un melo? Una mela ...quindi? Può essere tanto diversa dalla mamma, una figlia?”

Ero piccola, ma questo esempio, che talvolta ho vissuto come “scomodo” e altre come ovvietà assoluta, mi è rimbalzato alla memoria più e più volte nel corso degli anni...

Così, a volte, mi soffermo a guardare le Persone, e a pensare quali siano le loro radici, dati i frutti che sono!

Fra tutti, mi metto a guardare gli Americani. Mica tutti, per carità: esistono sempre le individualità, gli innesti, le mutazioni genetiche, i Bastiàn Contrari, ma... ...ma l’America, in senso generale, si pone da decenni come emblema del “sogno”, della democrazia, della legalità, modello di società civile e multietnica.

Cavolo, deve esserci sfuggito qualcosa se lasciamo che nella nostra percezione ci facciamo abbindolare da questa millantazione!

Facciamo un bel viaggio nel passato: esisteva un continente inesplorato abitato da Popolazioni delle quali abbiamo una conoscenza storica parziale e sbocconcellata, riportata da una sola fonte indiscussa.
Esistevano le Popolazioni che comunque furono descritte come ingenue e pacifiche, accoglienti e riverenti.
Ed esistevano i conquistatori.

Ora, non so se sia una leggenda o meno, quella che dice di Colombo che partì con un equipaggio composto da galeotti che non avevano nulla da perdere e poco di buono da dare, ma anche se così non fosse, non furono certo uomini di buon cuore quelli che approdarono sulle varie coste del Nuovo Continente.
Non andarono per creare relazioni con loro pari, non andarono come turisti, non andarono come curiosi esploratori: andarono per occupare, fare proprio e depredare quell’immenso territorio, fonte inesauribile di ricchezze.

E delle Popolazioni?
Lo sappiamo bene, cosa accadde alle Popolazioni locali: furono soggiogate, sterminate, annullate nello spirito e nel numero.
Si racconta di azioni orribili, e non da parte delle vittime, bensì riportate degli esaltati colonizzatori stessi: si racconta di stupri e di persone passate a fil di spada per il gusto di verificare la qualità delle proprie armi, si narra di neonati cui venivano inflitte...sorti che nemmeno voglio ripetere.
Sembra che Colombo abbia lasciato parole come quelle che seguono, prima di girare la frittata e trasformare gli Indigeni in mostri per giustificare le azioni di sterminio: “Essi ... ci portarono pappagalli e balle di cotone e lance e molte altre cose... Essi volentieri scambiavano tutto ciò che possedevano... Erano ben costruiti, con buoni corpi e bei lineamenti... Essi non portano armi, né le conoscono, perché io mostrai loro una spada, che presero per la lama e si tagliarono per ignoranza. Non hanno ferro. Le loro lance sono fatte di canna... Sarebbero ottimi servi... Con cinquanta uomini potremmo soggiogarli tutti e fargli fare ciò che vogliamo.” e l’articolo prosegue con “Da quel momento, quella parte di mondo divenne terra spagnola, almeno secondo la volontà di Colombo stesso che ne prese possesso, senza nessuna consultazione con gli abitanti, a nome dei reali di Spagna”.

A parte che non mi è chiaro il concetto per il quale se io entro nel territorio altrui, mi senta in diritto di appropriarmi di qualcosa che non mi appartiene, perché arrivare a compiere atrocità vergognose e gratuite?

E i Conquistadores? Cristiani che uccidevano al grido di “Spada tratta contro gli infedeli!” Ma non è più o meno lo stesso grido dell’ISIS? C’è sempre qualcosa che non mi torna quando sento dire che noi saremmo migliori degli “altri”, soprattutto perché non so cosa voglia dire esattamente “altri”, se non Persone. E anch’io sono una Persona. Perciò non posso che essere anch’io “altri”, in modo generico. Poi se fra le persone ci sono dei delinquenti...ecco, quelli non sono “altri” come popolazione, etnia, cultura: quelli sono “delinquenti”.
Ma torniamo a Colombo & C.

Lo so: io sono la solita idealista romantica, per nulla attratta dal potere soprattutto economico e quanto riporto sono le solite cose che più o meno tutti sappiamo, così come sappiamo quali atrocità furono compiute poi nei confronti dei Nativi Americani, i Pelle Rossa, colpevoli di difendere la propria libertà e cultura, ma soprattutto il proprio inalienabile diritto alla Vita.

Sono quelle cose, però, che ci sembrano così lontane, così superate, così...da film! Quei bei film western che guardavamo con le nostre nonne e madri più anziane, spesso stando dalla parte degli Indiani...
Eppure...
Eppure, non mi sembra sia cosa così datata l’ultimo sopruso di Trump nei confronti dei Nativi, già prigionieri nelle Riserve, con l’ingiustificabile storia degli oleodotti...

Ora, torniamo a mia zia.
Se da una papera nasce una papera e poi un’altra ancora e ancora di generazione in generazione, se un melo produce mele e poi mele e ancora mele e dalla mela può solo nascere un albero che produrrà mele e mele e poi mele...cosa possiamo aspettarci dai discendenti dell’equipaggio di Colombo e dei Conquistadores???

Guardiamo all’America contemporanea: ripeto, non tutti gli Americani sono uguali, così come non lo siamo noi Italiani, ma spesso il silenzio è complicità, è connivenza, è tacita approvazione. Dicevo: un Paese che ha le sue più antiche radici e tradizioni nell’abuso e nella prepotenza della conquista armata a partire appunto da Colombo e successivi - ricordo ad esempio che la forza dell’Impero Romano stava nell’inglobare dignitosamente le popolazioni sconfitte senza esasperarle o annientarle - che ha avuto da sempre la pretesa di dichiararsi liberale e democratico ma ha alle spalle tradizioni di schiavitù, razzismo e lotta violenta nei confronti di ideali diversi come ad esempio il comunismo, uno Stato che ha esploso la bomba atomica, uno Stato che ha mandato allo sbaraglio in Vietnam i suoi giovani per una guerra inutile e ingiustificabile - come del resto ogni guerra - e ha abbandonato i suoi reduci distrutti; uno Stato che permette l’uso indiscriminato di armi, uno Stato che “esporta democrazia”...ma con le armi, uno Stato che permette che si muoia di banali infezioni se manca l’assicurazione sanitaria, uno Stato per il quale non esiste altro dio all’infuori del denaro con il potere che lo accompagna, uno Stato in quanto emblema del capitalismo, in prima linea con tutto ciò che concerne la strumentalizzazione di qualunque cosa, dalla guerra e le cosiddette missioni umanitarie (che cosa c’entrino le armi con le azioni umanitarie.....), ai prodotti alimentari avvelenati dai prodotti chimici e dalle manipolazioni genetiche, all’abuso e alla distruzione dell’ambiente che è patrimonio di tutti, un Paese in cui non sono previste assenze lavorative per prendersi cura dei propri famigliari, così come non è un problema licenziare qualcuno sui due piedi, un Paese che a mio avviso ha inventato e costruito a tavolino la guerra al terrorismo e i terroristi stessi per
 i suoi scopi, un Paese in cui tutto è show e ben poco è Vita, un Paese che ha inventato le multinazionali, che non da valore alla Vita dei suoi cittadini, figuriamoci a quella degli altri, un Paese che ancora si macchia dell’applicazione della pena di morte, pur sapendo quante volte sia possibile anche sbagliare...

A proposito: la pena di morte. Non la trovate anche voi un’aberrazione? Togliere la vita a qualcuno, e farlo non per follia, non per viscerale paura o rabbia, ma lucidamente, per “mestiere”. Uno Stato che ha sul libro paga degli assassini a sangue freddo.
Non vi fa vomitare l’idea? A me si, e tanto.

Così come è schifoso e raccapricciante pensare che spesso ai vertici di un certo potere economico vi siano dei cannibali: come chiamereste voi i produttori di armi?
Non sono i produttori ad usare le armi e quindi non sono loro i colpevoli?
Ma sanno bene a cosa servono le armi che producono, sanno bene cosa fanno a chi viene colpito, sanno bene che il cibo di cui si nutrono è condito di sangue umano... Dunque? Non sono forse cannibali?

Dicevo, un Paese che ha questa corposa rosa di caratteristiche che negano la Vita, e i diritti più elementari che la sostengono, com’è possibile che sia ancora un Paese emblema, un Paese guida, un Paese modello?

Per carità, adesso non voglio demonizzare gli Americani e elevare altri Paesi a vette di purezza e innocenza. Uh, se ne abbiamo di porcate da pulire anche in terra natìa! Ma quello che mi risulta inconcepibile, è come sia possibile prendere a modello qualcosa che è intrinsecamente privo di valore e di umanità e cercare a tutti i costi di uniformarsi.

Se dalla mela nasce la mela, e dai conquistatori gli americani, a me viene da pensare che almeno gli Italiani, che poco o tanto conosco certamente meglio degli americani, discendano forse da Bacco perché solo l’ebbrezza e la follia possono essere nel nostro DNA al punto di farci quasi idolatrare il paese della Coca Cola e dell’hollywoodiana finzione quotidiana.

Lasciandovi in preda non più al “sogno americano”, ma al suo vero io, ossia “l’incubo americano”, bordeggio già verso la nuova puntata che vi offrirò come sempre da lunedì alle 19,00 su yastaradio.com.

Il mio Bastiàn Contrario è raccolto puntata per puntata sul blogspot di Elena Furio, ma la recente collaborazione con radio RCS ci offre il servizio podcast dell’intero palinsesto di Radio Pirata - la Radio nella Radio partito con la 30esima puntata.

Io, eli the worst, passo i remi a Luca con il suo intrigante movimento trasversale della controcultura...buona navigazione.


NUOVA PUNTATA
Lunedì ore 19.00 yastaradio.com
          ore 21.00 radio RCS
                         91.5 fm basso Lago di Garda
                         98.6 fm Bassa veronese e Lessinia
REPLICHE
Giovedì ore 11.00 su yastaradio.com
Domenica ore 23.00 su yastaradio.com

oppure... dal podcast di www.radiorcs.it











1 commento:

  1. Sarebbe bello acquisire una consapevolezza tale delle cose, da non fare più scivoloni nel futuro...

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