Paflasmòs

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mercoledì 1 aprile 2020

Clicca e ascolta "SI RITORNA SULL'ONDA ! " #liberacondivisione

Carissimi...Sono davvero emozionata!


Da oggi e ogni successivo mercoledì alle 19.00 tornerà in onda su www.yastaradio.com il mio programma di lettura di libri "Paflasmos" (in replica venerdì alle 9.00)


Vi invito con tutto il cuore all'ascolto!




Il primo libro sarà "Paflasmos - il battito del Mar Egeo" di Cesare Padovani, dal quale il programma omonimo ha preso spunto e coraggio.



Mi presento così:


"…e poi succede che ti guardi indietro.


…e che quando guardi indietro, ti accorga che il Tempo è davvero un’illusione.


…e che 10 anni…siano passati solo sui fogli del calendario e non nelle emozioni, nei sensi, nel Valore di ciò che hai incontrato e ti ha entusiasmato o ispirato o resa curiosa.


…e torna la voglia di condividere questa sorta di Bagnasciuga, risultato dall’incontro estemporaneo del proprio Sé con il Sé evocativo che emerge dalle pagine di Libri, scelti uno per uno, nel frangersi l’uno con l’altro e diventare “altro da Sé”, come l’Onda del Mare e la calda Sabbia, che solo intimamente uniti, diventano Battigia.


Ed è questo lo scopo di questo programma, creare questa Battigia, sulla quale risuona Paflasmos…


Quando è nato questo programma di lettura di Libri, è stato un “caso” la decisione del nome: un atto “dovuto” in onore del primo Libro scelto da leggere: ”Paflasmos - il battito del Mar Egeo”, ma col senno del poi questo andirivieni dell’Onda, ha ben rappresentato il suo stesso senso.


Vi invito all’ascolto e all’apertura del Cuore e della Mente, unico organo secondo la visione Orientale, per diventare anche Voi, qualcosa che prima della lettura non eravate ancora…


Leggere.


Un piacere che sa di antico, soprattutto quando sfiora, come schiuma d’ onde, le increspature di pagine di carta.


Leggere.


Un momento intimo, un segreto che muove - e di nuovo è mare! - quelli che un tempo si chiamavano “umori”. “Stati d’animo”, “emozioni”, li chiameremmo al giorno d’oggi...


Leggere.


Un presente dilatato, un istante che si ferma, un trasporto silenzioso solo in superficie, perché, sotto, dentro il nostro vivere e essere profondo, ogni lettera, ogni parola, vibra e risuona...Alle volte...grida.


Leggere.


Un tempo strappato a morsi al quotidiano incalzante e pressante nelle sue richieste rumorose e costanti...


E allora? Allora come godere di un buon Libro, di una Lettura preziosa e tuttavia inafferrabile?


Ecco che parte il suono di una Voce, una Voce che

accompagna, e talvolta accarezza, e si mette a servizio non di chi ascolta, non di chi legge...ma della narrazione stessa.


Niente effetti speciali a trasformare la Lettura in un film senza immagini, ma l’intimo calore del proprio privato in cui Voce e Parole evocano senza forzare l’Immaginario personale che segue rotte esclusive e individuali.


Quella Voce che permette di Leggere senza vincolare alla stasi che un Libro tra le mani impone.


Paflasmos, un Libro da ascoltare.




Condotto da eli the worst

domenica 3 novembre 2013

Dal Festival della Letteratura di Nogara 2013

Niente parole, solo qualche foto/testimonianza dell'incontro con 
Cesare Padovani
autore di "Paflasmos - Il battito del Mar Egeo"


e del conferimento della
 sua Cittadinanza Onoraria.



Terribile: volevo complimentarmi con l'Organizzazione e i Ragazzi/e (l'evento è stato articolato, pieno, dinamico, ricco!) e a questo scopo mi sono presa la libertà di copiare parole che nel mio intento sottolineavano quanto, nonostante le difficoltà economiche e logistiche, queste persone siano state in gamba e senza riserve. 

Morale? Mi sono trovata in mezzo a una discussione di parti che nemmeno conosco, dove tutto, anziché venir sostenuto dalla Politica, diventa solo meschina etichetta partitica.
Gli "SPORCACCIANTI" non finiscono mai di infastidirmi.

 



















…e per chi avesse voglia di ascoltare l'intero incontro:


e una meno recente, ma non per questo meno attuale, intervista:







martedì 22 ottobre 2013

Unire le Memorie per andare incontro al Futuro

Dopo l'incontro Nogarese, 
che mi vede fotografata con lo zio, Cesare Padovani, 
e una cugina, Stefania Padovani, 
sono riemerse grazie all'occasione inaspettata le Memorie.
Sono state le Memorie di Cesare, legate al suo ritorno in Terra natìa e alla presentazione del suo 
Paflasmòs - il battito del Mar Egeo, 
ma sono state le Memorie di Noi tutti, 
presenti a quell'incontro, 
un'incontro di Cari cristallizzati nel tempo...
Di solito certe Memorie si ritrovano, ahimè, ai funerali, quando i Familiari e gli Amici di un tempo 
si ritrovano e ri-Uniscono.
Questa volta, invece, l'incontro è stato suggellato dalla 
Gioia di Vivi che incontrano Vivi 
e loro stessi giovani e con la gaiezza del tempo che fu.

Mai, come in questo contesto, mi è stata cara la voglia di condividere con Loro e con Voi 



(che potete ascoltare dal link o leggere qui sotto!)


Le me’ Caséle
Avaria volù parlarve, stasera, dei bei tempi contadini dela tera, tra campi arè e nespole nela paja.
Avaria volù parlarve dele stagioni e del riposo del’inverno soto el giazo e la neve, fin ai tempi dela vendemia e del mosto pestà dai piè de butele bele...

...e inveze no.
Ho cambià la storia par essar più darente al me sentir...

Ho ciapà in man un libro... un libro che conta, tra foto e discorsi, de quela che l’è sta la me contrada...
Mi s’era picenina quando i m’ha portà via, na butina... ma me ricordo qualche nome e anca qualche facia e girando ste pagine de foto vecie, compagnè dala storia de sta gente che poco me ricordavo e manco ancora ghe ne savea, me son trovà orgogliosa e fiera: fiera de essar “una de lori”...

El Bepi marangon, la Dorina (el gazzetin dela padania) che la me tolea in giro parchè mi, neoda dela maestra, parlavo solo in italian: “vuto armili o albicocche stamatina, cara le me butina?”, e la Geppa col baston levà al ciel; la Delia, la Fina, la Mercede co sti nomi messi in fila: tre sorele..., la Maria carabiniera , el Moro galaran coi so momoni, el Lino coi so’ saladi e la Nori (che la strìa: la m’ha vardà in di oci e prima ancora che el savesse mì la s’avea bela incorta che mi spetavo fioi!), e persone, come se dise,”de prestigio”: architeti, dotori, pitori e artisti... gente che l’è deventà importante, ma con na dote piussè granda: anca da lontan, la dove i è rivadi, no i s’ha mai desmentegà da indo’ i è vignui...
Sta roba, a mi, la m’ha dato da pensar.
Mi vardavo ste pagine e ste foto de na vita che avea molà che s’era proprio picenina...ghe tornavo ciare olte, a saludar la nona, el Bepi e anca la Fina. Me parea distante... tuto ormai desmentegà... na vita che no’ l’è mia la mia.

Ma facia dopo facia, nome dopo nome me so incorta pian pianin che lì l’è restà casa mia... Che come quei siori che j é deventé importanti, che j ha passà la guera e tuti i so tormenti, che j é sté nela Cità Eterna e qualchedun anca più in là, fin a basar la Merica, anca mi son nata lì, fra chele campagne e chele scavezzagne, con la campana dela cesa che a pasqua la sona a festa. ...che no se pol andar distante se no’ se sà da in dò se vien...
E ho capìo... (ela sta n’iluminazion?) ...ho capìo che no’ esiste progresso, futuro e grandi robe se se desmenteghemo ci semo, da indo’ vignemo, se no se ricordemo che j’é le raìse, le raìse sane e vere, che ne permete de deventar grandi, de deventar gente che fa vedar le so’ doti e le so’ virtù, se se desmenteghemo che l’è proprio nela tera che se mete ste raìse...
...ma la tera...no l’è mia solo el nostro ortesel, la nostra campagna, la nostra contrada... la tera, el mondo, l’è dapartuto e no’ se pol, no’ se deve!, desmentegarse che l’è na s- cianta de tuti nojaltri , che tuti nojaltri g’aven da curarse, spartendose la fadiga, l’è giusto!, che la tera in do’ gaven le nostre raìse la sia sana, proteta, curà...insoma amà! 

lunedì 21 ottobre 2013

Dopo tanto silenzio... Quante sovrapposte emozioni: onde che incalzano l'una sull'altra.... "Paflasmòs - il battito del Mar Egeo" è approdato a Nogara, al Festival della Letteratura 2013

...che emozione essere su quel Palco, con 
CESARE PADOVANI
(l'Autore)

che riceveva la CITTADINANZA ONORARIA nella sua Terra, 

con figure istituzionali che accantonavano ogni prassi per dar voce alla più calda umanità, leggere le antiche parole affettuose di Pier Paolo Pasolini, 
conoscere e collaborare con Giovani davvero in gamba.... 

GRAZIE a tutti, belle Gente, è stata una serata indimenticabile! (*)

Ok, confermo, la foto è proprio bruttina...ma emblematica!




...e se desiderate chiudere gli occhi e pensare di essere lì presenti anche voi, 
dovete solo fare clik sul link allegato e ascoltare esattamente ciò che anche i presenti hanno sentito!

invece per un 'intervista meno recente....


(*) Cesare Padovani
     Luciano Mirandola
     Oriano Modenini
     Alessandro Cherubini
     Monica Casari, Serena Berardo e gli altri dl Logica Nogara
     Maria Rosa
....e per complicità Maria Giovanna Milani e Giordano Padovani