Piccole e lievi come il suono della pioggia dietro i vetri.
Sembrano, a volte, come quelle frane, possenti e fragorose, che si propagano nel ventre della terra... iniziando con lo sgretolarsi centripeto di un piccolo ciottolo, di un ciottolo pic-co-lis-si-mo.
Non sembrava portare con sé un carico così greve l’ingenua distanza che finestre ben strutturate mettevano tra me e il suono reso quasi impercettibile dello scrosciare della pioggia. Eppure.