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lunedì 15 maggio 2017

Clicca e ascolta "SENZATOMICA" Condividi "Bastiàn Contrario"

15/05/17
11a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"SENZATOMICA"
per l'ascolto clicca QUI


clicca su "Continua a leggere...»" per il testo


Il libro in questione é “Pace e solidarietà globale” - l’azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza...

sabato 7 dicembre 2013

Nelson Mandela - Collage

Rinasci presto e ricomincia da dove hai lasciato, senza perdere nessuna Vittoria per strada, ma continuando a credere nell'Umanità, insegnando ad Altri quanto l'Umanità sia l'unico, supremo Valore, senza colore e sopra il potere e le leggi di mercato...



** Nelson Mandela ha vissuto lottando per un’idea semplice: che tutti gli esseri umani sono uguali.
La sua visione del mondo fondata sul rispetto dei diritti ha permesso al Sudafrica di superare anni di discriminazione senza soccombere alla violenza. 
Dalla prigione di Robben Island ha difeso la libertà per milioni di persone, ma soprattutto ha costruito una possibilità di futuro per tutta l’umanità.
Facciamo nostro il suo monito: 
“La pace non è un sogno, può diventare realtà. Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”.



** Le più profonde filosofie nascono in coloro che hanno subito la più grave oppressione. 
Nelle parole di Mandela:
"E' stato durante quei lunghi anni di solitudine 
che il desiderio di libertà per il mio popolo è diventato desiderio di libertà per tutti, bianchi e neri. 
In cuor mio sapevo che 
l'oppressore ha bisogno di essere liberato 
tanto quanto l'oppresso
Un uomo che toglie la libertà ad un altro uomo 
è prigioniero dell'odio, 
è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio 
e della ristrettezza di pensiero."
... L'oppresso e l'oppressore allo stesso modo 
vengono derubati della loro umanità "


** "Pubblicato da Nanni Riccobono 
Lo Stato di diritto vale per tutti, vincitori e vinti 
La grande lezione di Nelson Mandela
il 6 dicembre 2013. Pubblicato in gli Altri.

Nelson Mandela è morto e ci mancherà tantissimo. Ci mancherà, soprattutto, quella sua capacità, dopo aver vinto l’apartheid e i razzisti, di cercare, volere e perseguire la riconciliazione, un futuro per tutti, non solo per i vincitori. Questa visione Mandela l’ha avuta da subito, prima ancora di diventare presidente del Sud Africa nel 1994.

L’ha avuta trattando con Frederik de Klerc, che l’aveva tirato fuori dalla prigione, per dargli lo spazio, quando ormai la battaglia contro l’apartheid era vinta, di lavorare al fianco della popolazione bianca che ciecamente rifiutava di ammettere la sconfitta e, ancora di più, la sua visione è stata così grandiosa da indurlo a pacificare i neri che avevano lottato, sanguinato, avevano perso amici e pezzi della loro famiglia per l’odio e la violenza razzista. Si trattava, in Sud Africa, di passare dal non diritto subito dai sudafricani neri, ad uno Stato di diritto, e dunque diritto per tutti, anche per gli odiosi razzisti. Una cosa grandiosa. Ma terribilmente difficile. Come trasformare il risentimento giusto, legittimo, in convivenza civile? Eppure Mandela, Madiba per il suo popolo e i suoi amici, ce l’ha fatta. Dei bianchi il Sud Africa aveva comunque bisogno: insegnanti, imprenditori, agricoltori, operai e medici che servivano all’economia, allo sviluppo quotidiano. Gente che viveva lì da generazioni, che sarebbe altrimenti diventata apolide. I sudafricani neri, quelli meno incazzati, volevano invece che quanto meno venissero cacciati dal Paese. Ed erano in tanti a chiedergli questo. Mandela si è opposto. Ha cercato la pace. Ha voluto il futuro per tutti ed ha scommesso sulla diversità, non sull’identità.


Nel suo discorso di insediamento come presidente disse, tra le altre cose: «…Abbiamo, finalmente, raggiunto la nostra emancipazione politica. Ci impegniamo a liberare tutto il nostro popolo dalla schiavitù continua della povertà, della privazione, la sofferenza, la discriminazione di genere, ogni forma di discriminazione. Siamo riusciti a compiere i nostri ultimi passi verso la libertà in condizioni di relativa pace. Ci impegniamo ora per la costruzione di una pace completa, giusta e duratura. Abbiamo trionfato nel tentativo di impiantare semi di speranza in milioni di nostri concittadini. Ora davanti a noi c’è un patto per costruire la società in cui tutti i sudafricani, sia bianchi che neri, siano in grado di camminare a testa alta, senza alcun timore nei loro cuori, certi della loro inalienabile diritto alla dignità umana – una nazione arcobaleno in pace con se stessa e il mondo. Come segno del suo impegno per il rinnovamento del nostro paese, il nuovo governo provvisorio di unità nazionale sarà chiamato, con urgenza, ad affrontare la questione della amnistia per varie categorie di persone che sta attualmente scontando pene detentive. Dedichiamo questa giornata a tutti gli eroi e le eroine di questo paese e del resto del mondo che hanno sacrificato in molti modi e la loro vita affinché noi potessimo essere liberi. I loro sogni sono diventati realtà. La libertà è la loro ricompensa… Abbiamo capito che non vi è nessuna strada facile per la libertà, come sappiamo bene che nessuno di noi da solo può avere successo. Dobbiamo quindi agire insieme come un popolo unito, per la riconciliazione nazionale, per la costruzione della nazione, per la nascita di un nuovo mondo»…"



** L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra. 


** IN MEMORIA DI NELSON MANDELA (1918-2013)

Rispondendo a una richiesta dei media giapponesi, il presidente della SGI Daisaku Ikeda ha scritto il seguente omaggio in ricordo dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela

06/12/2013: Vorrei porgere le mie più sentite condoglianze per la morte dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, un leone che si è battuto per tante cause umanitarie e per la difesa dei diritti umani, ispirando speranza e coraggio nel cuore delle vittime dei conflitti, del razzismo e dell’ingiustizia in tutto il mondo.
Il suo sorriso era rinfrescante come una brezza di primavera, e sapere che non vedrò mai più quel sorriso mi colma di dolore. Sono convinto che la sua presa di posizione ferma e appassionata per la realizzazione di un mondo che rispetti la dignità di tutte le persone risplenderà eternamente come una stella capace di guidare il cammino dell’umanità.

Era un grande uomo, la cui acuta visione colse il senso più profondo dell’ingiustizia, che priva sia gli oppressi sia gli oppressori della loro umanità. Affermò: «Ho combattuto contro la dominazione dei bianchi e ho combattuto contro la dominazione dei neri». Furono la sua forza e la sua nobiltà di carattere, a mio avviso, che gli permisero di realizzare una nuova era di armonia.


Mandela, più di chiunque altro, amava i giovani e attribuiva un grande valore al potere dell’educazione. Quando lo incontrai per la prima volta a Tokyo, nel 1990, poco dopo la sua scarcerazione, e poi di nuovo nel 1995, si concentrò soprattutto su questi temi.


Una volta disse: «La più grande ricchezza [del mio paese] sono le persone, più preziose e autentiche del più puro dei diamanti». Serbando in cuore le sue parole sono deciso a far crescere ancora di più un gruppo di persone solidali capaci di costruire assieme ai giovani, che hanno la responsabilità del futuro, un secolo di pace e di coesistenza creativa. (Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale)


Il presidente della SGI Daisaku Ikeda ha incontrato due volte Nelson Mandela, a Tokyo: la prima volta fu nell’ottobre del 1990, l’anno del suo rilascio dal carcere, quando visitò il Giappone in qualità di vice presidente del Congresso Nazionale Africano (ANC), e poi nel 1995, come presidente del Sudafrica. Mentre era in carcere Mandela aveva letto alcuni scritti di Daisaku Ikeda sul potere dei giovani.

Nel loro primo incontro Ikeda propose varie iniziative, fra cui una mostra contro l’apartheid da realizzare in tutto il Giappone, una mostra internazionale sui diritti umani e vari programmi di scambi culturali fra il Giappone e il Sudafrica. Queste attività diventarono il punto di partenza delle attuali attività della SGI nel campo dell’educazione ai diritti umani. 

Nessun essere umano che percepisce il proprio valore potrebbe pensare di opprimere un altro essere, poiché chi ha una corretta percezione del proprio valore ne riconosce la natura anche negli altri. Decidiamo di educare noi e gli altri a questa meravigliosa attitudine e non ci saranno oppressori ne oppressi.
Grazie Nelson 

Grazie ikeda