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venerdì 2 dicembre 2022

Hiroshima e Nagasaki: commemorare NON si può. #liberacondivisione

 





Da un po’ di tempo, mi stavo chiedendo come fosse possibile che un crimine contro l’Umanità intera e senza paragoni, quale fu l’esplosione delle bombe atomiche, non avesse un suo giorno di lutto universalmente riconosciuto.

Dico “universalmente riconosciuto” perché il suo peso, la sua gravità e la sua eco hanno colpito chiunque sia sopravvissuto o nato a partire da quel fatidico 6 agosto del 1945, e non ha ancora esaurito il suo potere letale.


La Terra e le sue creature, che lo si voglia ammettere o meno, sono intimamente collegate e dipendenti; le azioni di un singolo si estendono al suo ambiente ben oltre l’immaginabile.

L’atomica, più di ogni altro evento, ne è la prova concreta.


Essere presente all’incontro presso il Comune di Verona, il 6 agosto, mi ha dato speranza: la speranza che questa vergogna, a lungo tenuta in disparte, come una brutta foto in un cassetto, abbia iniziato da qualche anno a ottenere invece un posto d’onore, quale ispirazione alle dovute scuse all’Umanità colpita ma ancor di più quale monito per mantenere la Pace e realizzare il totale disarmo nucleare.


L’Uomo è nato per la Pace, per l’armonia, per la serenità, ma il suo grande limite è quello di credere che questi preziosi stati dell’Essere si ottengano grazie al potere e al controllo.

Invece...SI CONQUISTANO con l’IMPEGNO, il DIALOGO e la BUONA VOLONTA’.


Commemorare Hiroshima e Nagasaki nelle sale del Comune di Verona, cercando di ricondurre la mente al momento della tragedia... 

Ma com’è possibile? La più fervida immaginazione non potrà mai nemmeno avvicinarsi al dolore, alla sofferenza, alla paura di chi c’era davvero... e la mente addirittura si rifiuta di immedesimarsi fino in fondo nel dolore di un altro.

Aggiungiamo poi che nessuno di noi presenti è vecchio abbastanza da aver provato sulla propria pelle il gusto orrendo della guerra, le sue privazioni, la sua incombenza... e tanto meno può conoscere direttamente l’esplosione nucleare...

E si ritorna daccapo.

Commemorare, NON si può.


Si può, però, fare altro: si può decidere che questo, che sappiamo essere stato ma non possiamo fare nostro, non si ripeta mai più. Possiamo fare si che una Storia di Pace già iniziata, possa estendersi e consolidarsi. Possiamo fare che l’orgoglio del XXI secolo sia il conseguimento di una Pace nata dalla capacità di considerare i conflitti come “occasioni per creare la Pace, come problemi condivisi” e non più come rivalità incolmabili.

Possiamo fare che il nucleare, smantellato o meno, diventi inutile e obsoleto. Possiamo decidere che la Vita sia il valore massimo e incontestato della Civiltà, anteposta a qualsiasi potere a all’arida  legge di mercato...


Quindi, ricordare Hiroshima e Nagasaki, diventa il punto zero dal quale volgere lo sguardo al futuro, educandoci al dialogo, al confronto, alla cura della Pace.


Dicevo che l’incontro in Comune mi ha lasciato incoraggiata e speranzosa: uomini e donne, prima che figure istituzionali!, liberamente riuniti in nome del disarmo, hanno sostenuto unanimemente il desiderio di creare Pace, di opporsi agli armamenti nucleari, coesi al di là degli orientamenti politici.


In loro presenza ho prestato la mia voce per due letture, ma non mi sono presentata: lo scopo di questa apparente mancanza è stato di lasciare la scena, seppure astratta, al vero protagonista: l’ auspicato e doveroso disarmo nucleare.


Usciti dai corridoi del Comune, raggiunto il prato dell’Arsenale gremito di persone impegnate, desiderose come me di testimoniare con la propria presenza anche la propria idea, si sono susseguite altre letture, altre riflessioni, altri canti, altre voci affinché gli orrori nucleari non possano mai più ripetersi ...e lanterne rosse sono state affidate alle correnti dell’Adige, memoria e monito per chiunque avesse potuto vederle...


Una cosa mi è rimasta a filo di labbra, inespressa: “insegnanti di ogni categoria, voi che avete il privilegio e l’onere di formare la società che sarà, abbiate a cuore di far sì che la Storia non sia uno sterile elenco nozionistico e nemmeno una triste sequela di eventi ormai successi e superati... Sforzatevi affinché la Storia assuma, attraverso Voi, il meraviglioso compito di essere studiata per venire superata e NON più ripetuta”


Elena Furio, per la Pace


















lunedì 15 maggio 2017

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15/05/17
11a Puntata: 
Radio Pirata - la Radio nella Radio
presenta:
Radio Pirata - la Radio nella Radio in onda su www.yastaradio.com
al Lunedì ore 19.00
in replica al Giovedì e al Sabato alle 11.00

Bastiàn Contrario:
"SENZATOMICA"
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Il libro in questione é “Pace e solidarietà globale” - l’azione dei cittadini per un mondo libero dalla violenza...